Iscrittosi al Partito Comunista Italiano durante il fascismo, nel 1943 fu condannato dal tribunale militare di Bologna a un anno di reclusione.
Militò nella 62.a brigata Camicie rosse Garibaldi e operò sullʼAppennino tosco-emiliano.
Riconosciuto partigiano dal 2.5.1944 alla Liberazione.